Archivio mensile:marzo 2016

Ritorna ancora Pasqua

di Padre Elio delle Zuanna – accompagnatore spirituale ACLI

Se pensi di poter fermarti un attimo? È in arrivo la Pasqua. Certo che ti farebbe bene. Potrebbe servirti rileggere un testo di grande profondità. Ti potrebbe invogliare l’ascolto, anche su you tube presente in varie modalità musicali, provaci. Si tratta del salmo 50 (o 51 secondo l’enumerazione ebraica) che inizia con l’invocazione: Miserere, abbi pietà. Il Salmo è di una ricchezza inesauribile e attraversa tutta la storia della chiesa e della spiritualità: costituisce lo schema interiore delle Confessioni di Agostino; è stato amato, meditato, contemplato da Gregorio Magno; è divenuto segnale di ardente difesa dell’immagine di Dio nelle infuocate, celebri prediche del Savonarola; è stato studiato intensamente da Martin Lutero che vi ha dedicato pagine indimenticabili; è lo specchio della coscienza segreta dei personaggi di Dostoevskij, è una chiave di lettura dei suoi romanzi, solo per parlare di qualcuno, e senza dimenticare fini spartiti musicali ad esso ispirati. È soprattutto il Salmo che ha accompagnato le lacrime, le sofferenze di tanti uomini e di tante donne che vi hanno trovato conforto e chiarezza nei momenti oscuri e pesanti della loro vita; e appartiene alla storia dell’umanità, non solo alla storia dell’Oriente ebraico e della civiltà occidentale cristiana, fino a poter divenire una preghiera interreligiosa. É una chiave con cui entrare nel cuore dell’uomo e nel cuore della storia dell’umanità.

In questo Salmo, scritto più di duemila anni fa, si coglie l’uomo che ha trovato la via giusta per il pentimento, la via del riconoscimento di colpe gravissime ma espresso davanti a Colui che cambia il cuore dell’uomo. Dio è l’essenza della gratuità e quando diciamo che Egli non può avere alcun interesse a pensare a noi, a occuparsi di noi, riveliamo di avere un’idea falsa di Dio. Dio gode del poter donare qualcosa a chi ha bisogno di essere sostenuto, a chi non si sente nessuno, a chi si sente in basso; vuole versare il suo valore in noi e non giudica il nostro. Difronte ai vocaboli che indicano lo sbandamento dell’uomo fanno riscontro tre appellativi divini: «pietà… misericordia… amore». Essi mettono in luce l’insistenza non sull’uomo peccatore, sulla misera povertà di ciò che noi tutti siamo, ma è sull’infinità di Dio. Da qui la proposta di ritornare a fare Pasqua: ovvero, c’è ancora un’altra possibilità, c’è ancora speranza, c’è una vita che ha vinto, un pertugio di salvezza anche per noi oltre la morte. Le nostre inquiete oscurità che albergano nel cuore vengono dissipate dal racconto della storia della salvezza e che ci ricorda come Dio, fin dalla creazione del mondo e sempre fedele alle sue promesse, non dimentica neanche noi, povera gente di questa generazione. Nonostante i tradimenti, e le innumerevoli fragilità, Dio non ti abbandona, ma ti cura con infinita tenerezza e largamente perdona ogni tua colpa.

Perche’ SI’. Protagonisti di una stagione di buona politica.

di Matteo Bracciali – Coordinatore Nazionale Giovani delle ACLI

Dopo l’approvazione definitiva in parlamento, nel prossimo autunno sceglieremo attraverso lo strumento del referendum se confermare o meno la riforma costituzionale.

Siamo sempre meno attenti alla cose della politica, sopratutto se riguardano una sfera della vita pubblica che sembra talmente lontana da noi da non raggiungere mai la nostra vita, i nostri interessi. All’apparenza, per la nostra generazione che vive alla velocita’ di un contratto a termine, potrebbe sembrare anche questa una “cosa politica”. Non e’ cosi’.

La nostra Costituzione tutela le regole del vivere civile che conosciamo e, come ci ha lasciato Piero Calamandrei “..dietro ogni articolo della Costituzione, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perche’ la liberta’ e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.” E’ per questo motivo che questo referendum ci interessa da vicino: quello che abbiamo trovato non e’ scontato, semplice, e quello di cui discuteremo nei prossimi mesi riguarderanno giustizia e liberta’, ordine e condizione necessari alla nostra vita.

Le modifiche costituzionali piu’ rilevanti riguardano l’assetto del Senato e quindi la fine del bicameralismo perfetto. Questione di cui si discute da moltissimo tempo, ma che non ha mai visto soluzione ad una costruzione parlamentare costruita in un periodo delicatissimo per la ricostruzione della piena democrazia in Italia dopo il ventennio e che oggi allunga i tempi della decisione e mina la credibilita’ del lavoro parlamentare. Molta della discussione che anche nei prossimi mesi interessera’ l’opinione pubblica sara’ incentrata su questo argomento, anche se i contenuti della riforma sono molti altri come la fine di alcune concorrenzialita’ di alcune competenze strategiche come energia e infrastrutture tra stato e Regioni, la previsione del “quorum qualificato” per i referendum con oltre 800000 sottoscrittori e dei referendum propositivi, l’abolizione del CNEL e delle Provincie. Insomma un appuntamento molto importante per la vita democratica del Paese, nemmeno paragonabile all’appuntamento del 2006 che vide la benedetta vittoria dei NO contro una riforma costituzionale che deformava la nostra democrazia parlamentare.

Non esistono riforme perfette ed anche questa non lo e’. Ma va incontro ad un principio sacrosanto che e’ quello di equilibrare i tempi della politica con quelli delle persone e quindi diamo un giudizio positivo alla riforma. Impossibile, pero’, approfondirla in un post. In questi mesi dovremo essere protagonisti di questo percorso, anche solo mettendo a confronto tesi diverse e divulgare i contenuti di una consultazione storica.

E noi ci saremo.