Di Federica Caniglia – Responsabile Donne GA Brindisi
Sono trascorsi settant’anni dal referendum istituzionale del 02 giugno 1946, quando gli italiani proclamarono la Repubblica come forma istituzionale dello Stato, cambiando in questa maniera il volto del paese . Il 02 giugno è l’atto di nascita di una Italia nuova, libera e democratica che lascia alle spalle gli anni bui della dittatura fascista, lo è anche per le donne, perché per la prima volta in Italia parteciparono al voto, acquisendo cosi un diritto fondamentale per la partecipazione attiva alla vita pubblica. Oggi celebriamo la nascita della Repubblica, ma anche l’identità del popolo italiano che nel voto manifesta la sua autorità e legittimità nella vita politica del paese. La Presidenza Provinciale delle Acli di Brindisi insieme al Coordinamento Provinciale Donne e al Coordinamento Provinciale Giovani delle Acli ha ideato una campagna di sensibilizzazione al diritto di voto, nonché dovere civico sancito dall’ art. 48 della Costituzione Italiana, intitolata #IO VOTO PER … L’idea nasce da un dato fornito delle precedenti tornate elettorali, da cui si è registrato un crollo dell’affluenza alle urne collegabile probabilmente ad una diffusa disaffezione, apatia e disillusione nei confronti delle istituzioni politiche che induce i cittadini ad indugiare a partecipare attivamente e responsabilmente alla vita pubblica, venendo meno in questa maniera ciò che si definisce cittadinanza attiva, elemento fondamentale per una democrazia partecipata e responsabile che proprio nel voto raggiunge la massima espressione. Per queste ragioni si rende necessaria una forte educazione alla cittadinanza attiva che parta proprio dagli strumenti di partecipazione dal basso che i new media offrono, per sviluppare una coscienza civile, critica e consapevole che aiuti ad individuare e possedere quei diritti inalienabili per ogni essere umano come il diritto al lavoro, all’istruzione, alla cultura, alla salute, alla giustizia e quei valori come uguaglianza, libertà, onestà e solidarietà sociale, in altri termini, tutti quegli elementi che contribuiscono a creare quello che possiamo chiamare una politica umanitaria, intesa come una condivisione ed elaborazione di un programma, in cui siano le persone al centro e nel cuore dei governanti e dei governati. Infatti, sulle nostre pagine facebook, sino al 18 giugno saranno condivisi le riflessioni di pensatori, scienziati, giornalisti , statisti ed alcuni articoli della Costituzione Italiana per diffondere in maniera virale le motivazioni che costituiscono i pilastri fondamentali della democrazia, da cui scaturisce una politica partecipativa, etica e consapevole.