Al termine di una campagna elettorale breve ma tra le peggiori mai ricordate, il 4 marzo 2018 alla
fine è arrivato ed il popolo italiano ha potuto esprimere il proprio diritto/dovere. Nello scenario che
si presenta nel post voto aleggia l’incertezza, figlia di una legge elettorale che permette di formare
un governo solo raggiungendo il traguardo del circa 40% di preferenze o tramite alleanze tra forze
politiche. Un dato positivo è che la partecipazione democratica è stata più alta delle aspettative con
poco più del 73% di italiani che si sono recati alle urne. Ciò che ci aspetta ora è una fase di trattative e consultazioni che serviranno, si spera, a trovare la quadra e formare un governo. In parallelo a questa fase c’è un paese che ha fortemente bisogno di interventi su problemi e tematiche quali lavoro (giovanile e non), scuola e cultura, povertà, immigrazione e natalità. I giovani sono già abbastanza sfiduciati ed è ora di dargli un segnale, un esempio, una speranza concreta riguardo il futuro perché solo puntando su di loro ed investendo su formazione, cultura e creando delle basi
solide perché si possano realizzare potremmo contare su un futuro migliore per tutti noi.
Giacomo Carta
Coordinatore Nazionale dei Giovani delle Acli