“Women’s Day”, le “Jour de femme”, o “Dia das mulheres”: oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata
Internazionale delle donne. Oggi persone di culture e nazionalità diverse ricordano i traguardi raggiunti
dalle donne dal secolo scorso all’epoca temporanea. Oggi non esistono differenze, oggi siamo tutti uniti.
È a partire dall’inizio del Novecento che numerose donne hanno lottato per ottenere quei diritti di cui le
donne, oggi, possono godere, perché riconoscevano e credevano in quei valori di uguaglianza, di
solidarietà, di sostegno reciproco che ci hanno permesso di essere libere di scegliere. Tanti sacrifici per raggiungere tanti traguardi, dal suffragio universale all’accesso al mondo del lavoro. Ma
esistono, purtroppo, ancora situazioni in cui l’essere donna può risultare discriminante, e per cui lottare
risulta ancora necessario.
E ci sono così quelle lotte silenziose, che solo le donne conoscono e che sono parte del loro quotidiano, che ci vedono ancora combattere davanti un pregiudizio e stereotipi per cui le donne sono percepite come fragili e per cui vengono imposti determinati canoni in cui rispecchiarsi. Ma è proprio da quella fragilità, dalla consapevolezza di qualcosa che è stato – ingiustamente – negato che le donne, da anni, riconoscono in essa la propria forza e una risorsa per farsi sentire, per continuare a lottare, ognuna a proprio modo, riuscendo a conquistare tante piccole e grandi vittorie.Quelle vittorie che tante donne italiane hanno raggiunto, diventando un esempio di forza e di eccellenza per chi lotta ancora.
Perché le donne lottano, ieri, oggi, sempre.
Rosa
GIOVANI DELLE ACLI BOLOGNA